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GUIDA TURISTICA

Chiesa Parrocchiale della Beata Vergine Maria Assunta

L’edificio originale risale al 1650 ed è un rifacimento della chiesa preesistente del 1326, che era a sua volta una ricostruzione di quella del 1243 distrutta nel 1306 da fra Dolcino. Dell’antica chiesa non rimane altro che il campanile tardo romanico del XIV secolo.
La chiesa, ultimata nel 1705, subì ulteriori trasformazioni tra il 1732 e il 1734; in tale occasione fu ampliata e il coro ricostruito. Nel 1875 vennero rifatti la facciata e il pronao in stile neoclassico.
L’interno è a croce latina, con tre navate divise da colonne, ha le volte decorate con affreschi.
Interessante la volta di congiungimento tra le tre navate e l’abside decorata con una finta cupola, rappresentante la gloria della Vergine, lavoro questo attribuibile ai pittori Luca Rossetti di Orta e Greggio di Miagliano che nel 1734 effettuarono diversi lavori nella chiesa.
L’altare maggiore del 1735 in marmi policromi è un pregevole lavoro di Carlo Gerolamo Argenti di Viggiù, a lui è attribuibile anche l’altare in marmo della cappella di Sant’Antonio e la parte centrale della balaustra. Sull’altare maggiore troneggia un maestoso quadro ad olio raffigurante l’Assunzione della Vergine risalente al 1748, opera del pittore Borsetti di Varallo.
Gli stalli del coro (1751), in legno di noce, sono stati eseguiti da Giovanni Gaspare Serra di Tollegno come pure uno dei credenzoni della sacrestia (1743), la piramide del Battistero e i sedili dei celebranti del presbitero.
Dello stesso autore è attribuibile il pulpito in legno della metà del Settecento.

ARTISTI E ARTIGIANI CHE HANNO OPERATO NELLA CHIESA PARROCCHIALE DI MOSSO
Gaspare Serra di Tollegno (seconda metà del XVIII secolo) artefice delle sculture lignee degli stalli del coro, di un credenzone della sacrestia e del bancone , della piramide del battistero , del pulpito della porta centrale e delle bussole di quelle laterali.
Pietro Giuseppe Martelli “stuccatore di Campartogno” 1719
Giovanni Antonio e Pietro Seletti stuccatori di Campertogno (prima del 1687)
Giovenni Battista Miretto di Campertogno “picca pietre”
Giovanni Savoia “e compagni della valle d’Andorno” e Quirico Cornetto autori delle quatto colonne in pietra che dividono le navate del 1682
Carlo Geronimo Argenti “del luogo di Vigiù Diocesi di Milano abitante a Borgo di Sesia” 1735 costruisce l’altare maggiore e la balaustra e l’altare di Sant’Antonio e la mensa di quello del Carmine.
Carlo Borsetti di Varallo 1748 dipinge la grande tela dell’Assunzione
Giovanni Damode orefice di Torino 1725 autore della croce processionale d’argento
Giovanni Sella scolpisce un confessionale nel 1786 con ornati dello scultore Agostino Ardemo
Luca Rossetti e Greggio di Miagliano dipingono la finta cupola
Gio.Battista Casella di Vercelli 1664 orefice fabbrica i reliquiari
Pietro Maria Zappa fabbrica nel 1748 l’ostensorio d’argento a campana con le colonne e ornati in argento
Pietro Antonio Serpentiere 1797 scolpisce “i candelieri della tomba”
Zaninetti di Crevacuore scolpisce nel 1830 una statua di Gesù bambino in legno, carteglorie nel 1822 , piramidi nel 1832 e sette candelieri nel 1836
“Pianca di Agnona” scolpisce nel 1837 delle cartegloria
Fratelli Serassi di Bergamo costruzione dell’organo nel 1840
Amedeo Augero di Torino dipinge la cappella di S. Giovanni nel 1854
Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (1568-1625) dipinge la tavola dell’Assunzione.
G. Cantono scolpisce la statua Bronzea che è collocata sulla facciata
Stefano Vigna scolpisce il crocifisso bronzeo dell’altare maggiore (XX secolo)

(Testi e ricerca di Lelia Zangrossi)







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